Ad uccidere Cleopatra fu un aspide, ma cosa è ?
DESCRIZIONE
Lunga al massimo 94 cm, (mediamente sui 60-65 cm.), presenta testa più o
meno distinta dal collo, con l'apice del muso leggermente rivolto
all'insù, ed occhi di dimensione media con la PUPILLA
verticale ellittica. La coda è nettamente distinta dal corpo,
caratteristica tipica della vipera e che la differenzia, tra le altre
cose, dagli innocui colubridi.
La colorazione varia a seconda dell'individuo dal grigio chiaro al
marrone-rossiccio, e concede la possibilità al rettile di mimetizzarsi
con l'ambiente circostante. Anche il disegno dorsale cambia da soggetto a
soggetto, con strisce a zig-zag, macchiette separate o colorazione
quasi uniforme. L'aspetto generale è più tozzo che negli altri serpenti a
causa delle piccole dimensioni e della coda molto corta. Il veleno
viene prodotto da speciali ghiandole velenifere poste in fondo al palato
e inoculato attraverso denti del veleno cavi al loro interno. Come le
altre tre specie di viperidi presenti in Italia Vipera aspis è
ovovivipara; nascono da 6 a 8 piccoli di 15-20 cm, che sono
autosufficienti e possiedono già ghiandole velenifere. Possono
raggiungere anche i vent'anni di vita.
DOVE VIVE
L'areale della specie si estende dai Pirenei alla Germania alla Sicilia. È il più comune viperide italiano. È presente in tutte le Regioni, ad eccezione della Sardegna, anche in Egitto.
VELENOSITà
Al contrario da quanto
si pensi comunemente, il morso di vipera difficilmente è letale per
l'uomo adulto, sono invece molto a rischio i bambini al di sotto degli 8
anni (a causa della massa corporea limitata) e le persone con
cardiopatie e malattie debilitanti. Il veleno prodotto da Vipera aspis
infatti è di circa 8-20 mg, la dose letale per un uomo è di 30-40 mg.
Inoltre la vipera è in grado di regolare la quantità di veleno da
utilizzare e se utilizzare uno solo dei denti o entrambi in base alla
dimensione della preda. La quantità di veleno inoculata nel caso di un
morso dipende anche dalla profondità dello stesso e se è stato inferto
attraverso indumenti più o meno spessi.